Gela. In città ci si sposa meno e aumentano i divorzi. Negli ultimi dieci anni si sono praticamente dimezzati i matrimoni religiosi, mentre crescono quelli civili. Nel 2013 sono state 229 le coppie che hanno deciso di pronunciare il fatidico “si” salendo sull’altare di una chiesa, contro le 403 del 2003.
Quest’anno la tendenza sembra registrare una leggera variazione verso una ripresa, almeno secondo le richieste di pubblicazione pervenute all’ufficio Matrimoni del Comune, retto da Concetta Diliberto, che ne attesta ben 260. Un dato da prendere con le pinze, considerato l’aumento delle coppie che preferiscono rinunciare al matrimonio ancora prima di salire sull’altare. Episodi sporadici che fanno discutere meno rispetto ai “divorzi lampo”.
Come nel caso del matrimonio di una giovane coppia andato in fumo dopo appena tre mesi. Quasi a confermare che i divorzi da gennaio sono in continua crescita e hanno già toccato quota 73. E’ stato marzo il mese più “caldo” con ben 18 richieste. Lo scorso anno sono stati ultimati 180 iter di divorzio, presentati 62 ricorsi e 168 richieste di separazione. Secondo monsignore Grazio Alabiso, in chiesa Madre le richieste di matrimonio sono appena 32 contro le 110 dello scorso anno, mentre hanno deciso di sposarsi nella parrocchia Santa Lucia appena 7 coppie di innamorati.
“Cresce la consapevolezza dell’incertezza economica – dice padre Alabiso – Una condizione che molte coppie sono costrette a barattare con le gioie e i doveri del matrimonio”.