Gela. Sia il Comune sia l’Asp chiamati a rispondere in giudizio. Ad agire, è il genitore di un disabile gravissimo, nella qualità di tutore. Ad oggi, infatti, è venuto a maturare il silenzio-rifiuto di entrambe le istituzioni al progetto individuale di assistenza, previsto dalle norme in materia. Sulla base dell’iniziativa giudiziaria, con ricorso al Tar, non ci sarebbe stato il riscontro previsto davanti alla situazione del disabile e del suo nucleo familiare. Oltre alla definizione del piano, con il ricorso si richiede un risarcimento del danno. L’atto è stato notificato a Palazzo di Città. È l’avvocato Alfredo D’Aparo che assiste gli interessati in questa vicenda.
La giunta, in municipio, ha disposto la costituzione in giudizio. Saranno quindi i giudici amministrativi a pronunciarsi sulla vicenda.