Gela. Non si sentono un passo indietro rispetto ai partiti di centrodestra, magari con maggiori clamori nazionali. I cuffariani della Dc, un primo parziale risultato lo hanno ottenuto chiudendo la trattativa politica che ha condotto ad ufficializzare la candidatura a sindaco dell’ingegnere Grazia Cosentino. Hanno insistito molto, fino ad aprire il fronte del centrodestra dei partiti, che adesso è nel patto largo a supporto dell’ex dirigente comunale. Nella lista della Dc non ci saranno i dirigenti locali di vertice. Non correranno né il commissario Giuseppe Licata, che ha partecipato attivamente alla trattativa per “blindare” Cosentino, né il consigliere comunale Vincenzo Cascino, impegnato in prima persona nella strutturazione della lista. “E’ stata una decisione ragionata – dice Licata – abbiamo preferito costruire una lista che punta a valorizzare i giovani e le donne, aperta a diversi contesti sociali. Ci sono professionisti, artigiani, esercenti, medici e appunto diversi giovani, oltre ad una nutrita rappresentanza femminile. La lista è pronta”. I cuffariani lasciarono il progetto Greco e scelsero l’opposizione all’amministrazione. Il profilo interno del partito è man mano mutato, fino all’avvento di Licata, che lo sta guidando in un periodo non certo di retroguardia. “Siamo convinti delle scelte fatte – riferisce – pensiamo che la nostra lista possa essere tra le più forti nella coalizione”. Nelle scorse ore, l’ingegnere Cosentino e gli alleati si sono visti per affrontare proprio la questione liste. Si valutano le soluzioni più in linea con le esigenze della coalizione. “Abbiamo voluto concentrarci su liste forti – continua Licata – vorremmo evitare di avere liste con candidati da pochi voti”.
E’ ormai ufficiale che gli esponenti di “Tutti insieme”, ad iniziare dal presidente Alessandro Vella, saranno nella lista dei renziani di Italia Viva, altro “polmone” politico dell’accordo per Cosentino. Salvatore Terlati, storico riferimento dei comitati di quartiere, ha invece detto sì proprio alla Dc. In settimana, la cornice complessiva dovrebbe avere una propria conformazione. “Gli assessori? Non abbiamo ancora discusso di questo – conclude Licata – ci sarà un metodo e ogni gruppo potrà esprimersi. La decisione spetterrà al candidato a sindaco e ai partiti. Ci sarà condivisione anche in questo”.