L'inseguimento e l'arresto, giovane ammette i fatti: è stato sentito nel corso dell'interrogatorio
Pare che entrambi si fossero recati a Catania, per acquistare marijuana, poi abbandonata in strada non appena si sono resi conto della presenza della polizia
Gela. Ha ammesso i fatti, nel corso dell'interrogatorio per la convalida, il ventenne Salvatore Falsaperla, arrestato dopo l'inseguimento che a inizio settimana ha condotto al suo fermo. Davanti al gip del tribunale, il giovane, che non ha precedenti penali, si è assunto la responsabilità di quanto accaduto, scusandosi, ma riferendo che non era lui alla guida dell'auto, a bordo della quale era insieme a un coetaneo, poi fuggito. Pare che entrambi si fossero recati a Catania, per acquistare marijuana, poi abbandonata in strada non appena si sono resi conto della presenza della polizia, già lungo il tratto che da Caltagirone conduce in città. Nel tentativo di dileguarsi, a bordo della vettura, hanno cercato di distanziare le auto della polizia, forzando un posto di blocco. Falsaperla è stato fermato, dopo essere sceso dall'automobile, risultata rubata. La procura ha confermato la richiesta di custodia cautelare in carcere. La difesa, rappresentata dall'avvocato Davide Limoncello, ha insistito per una misura diversa dal carcere.
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