Gela. Due anni fa, arrivò il licenziamento, inatteso, visto che dagli accertamenti medici era emersa un’inabilità ma solo per un periodo di due mesi. La proprietà dell’azienda edile per la quale lavorava, che opera anche nell’indotto di raffineria, decise però di licenziarlo. Per l’operaio Crocifisso Sciacca, dopo quella scelta aziendale, arriva una sentenza che gli riapre le porte del lavoro. Il giudice del tribunale Vincenzo Accardo ha accolto il ricorso del suo legale, l’avvocato Antonella Di Benedetto. Il licenziamento è stato dichiarato illegittimo e annullato. Una sentenza che produce effetti da subito e l’operaio dovrà essere riassorbito dall’azienda che lo aveva licenziato. Stesse mansioni, stessa qualifica e diritti sostanzialmente inalterati, questo è stato deciso dal giudice.
Il magistrato ha accolto il ricorso del legale del lavoratore, che aveva patito le conseguenze di un taglio occupazionale, che lo lasciò senza alternative, tanto da spingerlo all’azione giudiziaria, che gli ha dato pienamente ragione.