Lettere licenziamento a lavoratori “La Fenice”, “sindaco e assessore ci convochino”

 
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I lavoratori 'La Fenice' e il sindacato denunciano la violazione degli accordi

Gela. Adesso, ce le hanno tra le mani le lettere di licenziamento, fatte recapitare dalla direzione della società “La Fenice”. Dieci lavoratori che in questi mesi hanno operato all’interno dell’Ipab “Aldisio” sono ufficialmente senza occupazione. Il commissario straordinario nominato dalla Regione per guidare la struttura di Caposoprano ha annullato tutti gli atti che legavano Ipab e “La Fenice”. “Attendiamo ancora un incontro con il sindaco Lucio Greco e con l’assessore Nadia Gnoffo – scrivono in una lettera gli operatori licenziati – con immenso dispiacere abbiamo appreso invece che sono state ricevute ex lavoratrici Ipab”. Adesso, si rischia che la tensione aumenti. Dieci operatori hanno perso il posto di lavoro e scrivono che “ieri è giunta nella struttura di via Europa un’infermiera di Niscemi convocata dall’Ipab”. Temono che sia già in corso una riorganizzazione della struttura, che li taglierebbe fuori da qualsiasi possibilità di impiego. “E’ stata convocata per prendere servizio – si legge nell’appello – pur in presenza di personale “La Fenice” ancora in regolare turnazione. Si evince che è in atto una possibile riorganizzazione o autogestione da parte dell’ente che esclude la possibilità di inglobare personale già in servizio nella struttura”. Si rivolgono al prefetto di Caltanissetta, chiedendo “vigilanza” sulla tutela dei posti di lavoro. Stessa richiesta inoltrata ai sindacati.

“Se si prospettasse l’ipotesi che qualche altro soggetto debba gestire la struttura – concludono – l’affidamento va fatto per pubblico bando”. La decisione di stoppare tutti i contratti che legavano Ipab e “La Fenice” è arrivata al culmine di lunghe settimane di verifiche, mentre è in corso un’indagine penale. I lavoratori però reclamano attenzione sul loro futuro più immediato.

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