Gela. La proroga Via per la base gas di Eni non sopisce tutte le preoccupazioni. Ne sono convinti anche i vertici regionali di Legacoop, che ieri hanno preso parte al primo confronto con l’amministrazione comunale, attraverso il referente locale, l’imprenditore Giovanni Salsetta. Leonardo Li Causi e Filippo Parrino parlano di “altre problematiche legate al futuro di Gela”. Fanno riferimento “all’area di crisi complessa, alle compensazioni Eni, al Patto per il Sud, al rilancio dei servizi, alle infrastrutture e alla progettazione comunitaria”. Per i rappresentanti della rete delle cooperative, non mancherebbe “una grande confusione da parte di singoli soggetti istituzionali”. “Serve istituzionalizzare le conferenze di servizi – continuano – e individuare i soggetti abilitati ad indire le gare”. Sugli investimenti, politica e burocrazia dovrebbero accelerare. “Il valore tempo per i politici e i burocrati è una variabile indipendente – concludono – questa perversa concezione finisce per pesare sulle spalle dei disoccupati e dei giovani costretti ad emigrare”.
Della necessità di un “meccanismo virtuoso” parla invece il deputato all’Ars Michele Mancuso, che ha partecipato ai tavoli istituzionali sullo sblocco della proroga Via e degli investimenti. “Quando si oltrepassano i colori di partito, lavorando nell’esclusivo interesse del territorio, i risultati arrivano sempre, come in questo caso. Adesso – dice – si metta in circolo un meccanismo virtuoso che faccia di Gela il fiore all’occhiello dell’industria locale, garantendo un indotto che sia sinonimo di occupazione e basso impatto ambientale”.