Gela. Cinque anni fa, quando la Lega aveva il vento in poppa trascinata dal leader indiscusso Matteo Salvini, arrivò ad un passo dal conquistare il municipio. Giuseppe Spata, che allora era alla guida della coalizione di centrodestra, fu battuto al ballottaggio dall’avvocato Lucio Greco. Il percorso successivo dei salviniani, almeno in città, non è stato proprio da leader di una coalizione che nel 2019 fece a meno di Forza Italia e delle anime che scelsero Greco. Fratelli d’Italia ha preso il sopravvento e nelle dinamiche consiliari il ruolo leaderistico, nel centrodestra di opposizione, se lo ha man mano legittimato soprattutto Salvatore Scerra, poi passato a Fratelli d’Italia e ora alla guida di “Alleanza per Gela”, come candidato a sindaco ma in contrtendenza ai partiti d’area. Le traversie della Lega si sono manifestate, a livello locale, proprio in questa fase di preparazione alle amministrative. Oggi, sono state comunicate le dimissioni del coordinatore provinciale Loreto Ognibene, che ha preso parte al tavolo del centrodestra ufficiale, in città e in provincia, ma che probabilmente si è sentito esautorato dalla presenza di Ennio Di Pietro, da tempo vicino alla Lega e che a sua volta ha preso.parte alle trattative caldeggiando la soluzione dell’ingegnere Grazia Cosentino. Mossa che non ha parso entusiasmare Spata, invece molto in linea con la strada tracciata da Scerra e dai suoi alleati.
L’altro consigliere comunale leghista Emanuele Alabiso, presente alla kermesse di esordio di Cosentino, pare decisamente convinto che la scelta sia quella giusta. I rapporti tra i due consiglieri comunali del partito, nel tempo, non sono stati per nulla idilliaci. L’assenso leghista alla coalizione del centrodestra ufficiale sembra sia il frutto del sì dell’assessore regionale Luca Sammartino, una delle punte salviniane sull’isola. È probabile che nel post elezioni molto potrà cambiare tra le fila salviniane, in città e non solo.