Gela. I dubbi erano stati mossi già a poche ore di distanza dalla pubblicazione dell’avviso per l’eventuale assegnazione delle aree dismesse Eni.
Prima le bonifiche e poi gli insediamenti. Un’iniziativa concordata da Confindustria Centro Sicilia, l’ente comunale e gli stessi sindacati che partecipano alla trattativa legata al protocollo del novembre di due anni fa. Adesso, è lo stesso presidente della commissione comunale ambiente e sanità, la grillina Virginia Farruggia, a chiedere che quell’avviso venga modificato. Il principio appare piuttosto chiaro, prima si bonifica e poi si autorizzano gli eventuali insediamenti di nuove attività, qualora ce ne fossero. L’avviso sarebbe carente proprio sul fronte del richiamo alle attività di bonifica dei siti dismessi. Era stato l’indipendente Carmelo Casano a sollevare il caso bonifiche, partendo dal contenuto dell’accordo di programma stilato dall’amministrazione comunale. Le sue valutazioni sono state acquisite proprio dalla commissione ambiente e sanità. Non a caso, la stessa Farruggia insieme ai colleghi Crocifisso Napolitano, Giuseppe Ventura, Salvatore Farruggia e Maria Pingo ha scelto di definire delle modifiche immediate da apportare all’avviso. Interventi indicati direttamente all’amministrazione comunale e alle parti che hanno stilato l’avviso, pubblicato negli scorsi giorni anche negli albi on line attivati da Confindustria Centro Sicilia. “Pertanto – recita il contenuto di una delle modifiche da apportare all’avviso – ogni nuova attività industriale, dovrà essere preceduta dalla certificazione idonea a dimostrare l’avvenuta bonifica delle aree interessate”. Sull’intero iter a vigilare dovrebbe essere proprio l’ente comunale, “in quanto organo di controllo e di salvaguardia della salute pubblica”.