Gela. I lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza della scuola Pirandello nella zona di Molino a Vento sono diventati, ufficialmente, un caso politico.
I lavori e l’affitto del Pignatelli. “Io – spiega il consigliere socialista Piero Lo Nigro – unitamente ad alcuni genitori, docenti e operatori della scuola pretendemmo, già quattro anni fa, la definizione con priorità dei progetti perché si rischiava proprio in quel periodo, assottigliandosi il numero degli iscritti, la perdita di posti di lavoro anche alla luce della riorganizzazione scolastica”.
Il consigliere, dando impulso anche all’assessore ai lavori pubblici Carmelo Casano e all’ex assessore all’istruzione Marina La Boria, ottenne il sì al mutuo da sei milioni di euronecessario all’intervento. “Inoltre – continua – quando nel febbraio 2013, l’ex assessore Giuseppe D’Aleo firmò la risoluzione del contratto di affitto degli immobili del Pignatelli, nessuno, tranne il sottoscritto, accompagnò e sostenne la fine di quel contratto. Anche questo oggi appare sospetto”.
Chiesti gli atti delle nomine. Intanto, proprio sul fronte della scuola Pirandello, l’esponente del Nuovo Centro Destra Luigi Farruggia, nelle ultime ore, ha presentato una richiesta ufficiale indirizzata al presidente del consiglio Giuseppe Fava. Chiede di accedere a tutti gli atti relativi alle nomine di tecnici che si sono occupati dei progetti d’intervento sugli immobili che hanno ospitato la scuola a Molino a Vento.