Quotidiano di Gela

"Lascerò la presidenza Ati dopo il bilancio", Conti: "Di Paola sostiene un modello che non esiste"

E' evidente, come abbiamo già riferito, che la governance territoriale passa pure dall'Ati. Individuare il successore di Conti sarà una questione non solo di mera etichetta istituzionale ma principalmente di peso politico

A cura di Rosario Cauchi
04 giugno 2025 20:06
"Lascerò la presidenza Ati dopo il bilancio", Conti: "Di Paola sostiene un modello che non esiste" - Conti e Di Paola
Conti e Di Paola
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Gela.  C'è stato un istante politico che avrebbe potuto avvicinarli, anche in una prospettiva successiva e per le prossime regionali. Invece, oggi e a maggior ragione dopo le urne delle provinciali di secondo livello, il parlamentare Ars Nuccio Di Paola, coordinatore siciliano del Movimento cinquestelle, e il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, sempre più vicino alla causa leghista, si trovano su posizioni del tutto divergenti. In giornata, come abbiamo riportato, Di Paola ha spiegato che c'è la necessità di un “focus sull'Ati idrico” anche per prevenire eventuali crisi estive, quando l'acqua inizia a scarseggiare e i guasti diventano consuetudine. L'esponente pentastellato, per lanciare una provocazione, si è chiesto se Conti si fosse già dimesso dalla carica di presidente dell'Assemblea territoriale idrica. Il primo cittadino niscemese conferma che lascerà la guida dell'Ati e lo fa rispondendo proprio al deputato Ars. “L’onorevole Di Paola nutre un forte interesse nei miei confronti, la cosa mi lusinga. Stia tranquillo, perché la mia storia personale testimonia che quando dico una cosa, la faccio. Ho dichiarato già a dicembre dello scorso anno che avrei lasciato e lo farò appena approvato il bilancio di previsione, come concordato dai colleghi sindaci, che mi hanno chiesto di rimanere proprio per lo strumento finanziario. Il cda era previsto per oggi pomeriggio ma mi è stato chiesto ufficialmente di rinviarlo alla prossima settimana. Appena approvato il bilancio – sottolinea Conti - presenterò la mia relazione finale ai colleghi sindaci, per tratteggiare e puntualizzare quello che è stato fatto, insieme a loro, e passare il testimone”. Sia Di Paola sia Conti sono certamente pezzi importanti nello scacchiere territoriale e si muovono con strategie a lungo raggio. Se il vicepresidente Ars è uno dei precursori del “modello Gela”, progressista e civico, il sindaco di Niscemi, a un certo punto, ha dimostrato di non credere affatto al “laboratorio” di Di Paola. “Insisto ancora – aggiunge Conti - e l'ho già dimostrato a Di Paola quando gli ho detto che sarebbe arrivato terzo nella competizione elettorale per il Libero Consorzio, nonostante il voto ponderato della città di Gela: non esiste alcun modello e men che meno quello che lui sostiene. Poi, ognuno di noi può rimanere innamorato delle proprie sensazioni ma i fatti sono altri”. Il presidente lascerà la guida dell'Ati ma continuerà a monitorare l'intero ciclo idrico. “Ho deciso di lasciare ad altri la governance dei sindaci – conclude - ma continuerò a seguire la questione della crisi idrica sia per Gela sia per tutto l'ambito, specialmente nei Comuni del Vallone, dipendenti dal sistema Fanaco-Madonie. Abbiamo chiesto maggiore dotazione idrica per ridurre i turni attuali”. E' evidente, come abbiamo già riferito, che la governance territoriale passa pure dall'Ati. Individuare il successore di Conti sarà una questione non solo di mera etichetta istituzionale ma principalmente di peso politico. 

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