L'alternativa a Schifani parte dalla sanità, domani corteo con il centrosinistra e i civici
Un campo largo che definisce quelli che in città, lo scorso anno, furono i contorni dell'agorà, poi diventata “modello Gela”. I troppi casi di malasanità e la recente indagine sul controllo degli appalti, spingono i partiti di centrosinistra
Gela. Ci sarà anche l'ex premier Giuseppe Conte, domani a Palermo per la manifestazione regionale a favore di una sanità più equa e che vada incontro ai diritti dei cittadini, nei territori. Buona parte delle forze politiche alternative al governo regionale del presidente Schifani ha voluto l'iniziativa e la sostiene. Un campo largo che definisce quelli che in città, lo scorso anno, furono i contorni dell'agorà, poi diventata “modello Gela” con la vittoria del sindaco Di Stefano. I troppi casi di malasanità e la recente indagine sul controllo degli appalti, spingono i partiti di centrosinistra a rafforzare il loro appoggio alla manifestazione. “Siamo a due passi dal baratro, non sono ammesse più chiacchiere: o questo governo passa dalle parole ai fatti o vada subito a casa. Cominci ad azzerare le liste d'attesa che sono scandalose. C'è la legge da quasi 30 anni, la tiri fuori dai cassetti e dia risposte vere e immediate ai cittadini esasperati. Se pensa che basta arrampicarsi sugli specchi per coprire i disservizi come avvenuto per il caso della Pet di Siracusa e mettere una pezza qua e là, quando magari il caso è finito sui giornali, sbaglia di grosso. Noi non gli faremo il minimo sconto”. Lo spiega il coordinatore regionale del M5s Nuccio Di Paola alla vigilia della manifestazione di piazza che domani pomeriggio porterà a Palermo i cittadini e metterà assieme una decina tra forze politiche, civiche e sindacati.
“Sono attesi – dice Di Paola – almeno quindici pullman da tutta la Sicilia, tanti cittadini arriveranno con mezzi propri dalle varie province. È tanta la voglia di dire basta ad un sistema che sta evidentemente collassando e, sia chiaro, non certo per colpa di medici e operatori sanitari che stoicamente combattono ogni giorno in trincea con armi spuntate e con un esercito ridotto al lumicino, tra turni massacranti e aggressioni ormai quasi quotidiane. Noi non ce l'abbiamo assolutamente con loro come si sta cercando di fare credere per coprire colpe che hanno ben altra paternità, anzi siamo e saremo sempre al loro fianco”. In piazza, oltre al M5s, diverse forze. Hanno aderito alla chiamata Pd, Avs, Controcorrente, Cgil, Sinistra Futura, Prc, Pci, Psi, PeR e gruppi civici. È previsto un corteo alle 16,30 con partenza dalla parte alta di corso Vittorio Emanuele e direzione piazza Bologni, dove sarà allestito il palco. Qui, oltre al presidente M5s Giuseppe Conte e a Di Paola, e a rappresentanti di partito, sindacati e associazioni si alterneranno parlamentari regionali e nazionali del movimento, tra cui il capogruppo all'Ars Antonio De Luca, il senatore Roberto Scarpinato e il deputato europeo Giuseppe Antoci. Sono previste inoltre numerose testimonianze di vittime della malasanità. “Non passa quasi giorno – conclude Di Paola – senza che dal mondo della sanità piombi uno scandalo. Ieri l'ennesimo, relativo a un presunto giro di corruzione sugli appalti che ha portato ad arresti domiciliari, misure interdittive ed obblighi di dimora. Prima quello dei pronto soccorso in tilt, del clamoroso ritardo dei referti oncologici a Trapani,della gamba ingessata col cartone, solo per fare qualche esempio. Più di recente quello della Pet di un cittadino siracusano per un sospetto tumore prenotata dopo sei mesi. Ma se osi denunciare pubblicamente, come nel caso della Pet, apriti cielo, parte il campionato mondiale di arrampicata sugli specchi per cercare il capro espiatorio di turno, in questo caso il cittadino, reo di essersi fidato di un sovracup che evidentemente non funziona e di un ricetta, forse sbagliata, ma di cui, certamente non può essere del paziente la colpa, come si è cercato di far passare anziché chiedergli prontamente scusa. A tutto questo la piazza dirà basta, con un messaggio forte e chiaro che deve rimbombare forte e chiaro a palazzo d'Orleans”. Il laboratorio politico “PeR” sarà al corteo. “Mazzette e appalti nella sanità per 130 milioni. Anche qui é giusto appellarsi alla presunzione di innocenza, intanto le persone muoiono di liste di attesa. Otto mesi per un referto su un tumore, due anni per un esame diagnostico. Quattro milioni di italiani rinunciano alle visite mediche per i tempi troppo lunghi, il rapporto fondo sanitario/ PiL é sotto il 6 per cento, il più basso d’Europa e la Sicilia é all’ultimo posto. I provvedimenti sulle liste di attesa fermi e fallimentari. Come “PeR” - dice il segretario regionale Miguel Donegani – da due anni chiediamo che si applichi la legge 124 del 98 che prevede l’abbattimento delle liste di attesa riicorrendo all’intramoenia, legge che prevede anche il rimborso del ticket per i cittadini. Con una sanità e con la salute in mani di comitati d'affari, noi domenica scendiamo in piazza a Palermo ma dovremmo mobilitarci tutti, i partiti, i gruppi dirigenti, le istituzioni. Domenica tutti vorremmo essere con le nostre famiglie, al mare, a tifare la nostra squadra del cuore o magari per chi non segue lo sport e non ama il mare, a casa con l’aria condizionata e davanti alla tv. Ma un dirigente politico, chi fa politica, deve esserci sempre e non solo in campagna elettorale, soprattutto nei momenti dove bisogna rivendicare diritti importanti. La sanità é il tema dei temi a Gela, in Sicilia e nel paese. Come “PeR” saremo in piazza a rappresentare anche chi ha deciso di non esserci”.
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