Gela. Tutti uniti, dal sindacato dei lavoratori alle associazioni di categoria, per rilanciare la vertenza Gela e cercare, finalmente, di trovare una soluzione. I dieci punti per il rilancio. Così, è stato stilato un documento ufficiale in dieci punti. Le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil insieme a Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna chiedono l’esenzione del contributo addizionale a carico delle aziende richiedenti cassa integrazione in deroga, ricadenti nelle aree di crisi complessa; il prolungamento delle misure di sostegno al reddito in corso di fruizione o già fruite dai lavoratori dell’indotto per la durata degli interventi di riconversione, di cui al protocollo, fino al ripiego dei lavoratori e con pagamento immediato; un piano di prepensionamento per i lavoratori che hanno svolto attività usuranti e ad alto rischio per la salute soprattutto sul fronte delle malattie correlate alla presenza di amianto; l’autorizzazione all’utilizzo di risorse regionali per finanziare misure di politica passiva, compresa la disponibilità degli stanziamenti statali per la cassa integrazione in deroga 2016; l’attivazione del Fondo europeo globalizzazione già previsto nel protocollo d’intesa; interventi a valere sul fondo per le politiche attive; la creazione della zona franca urbana comprensiva di quella industriale per vecchie e nuove attività; l’accelerazione dei tirocini formativi previsti dal programma garanzia giovani; l’incentivazione delle botteghe scuola per la creazione di nuove opportunità lavorative artigianali; la velocizzazione dell’iter per l’avvio delle bonifiche in tutto il territorio di Gela. I sindacati, già nelle scorse settimane, hanno chiesto il supporto di tutte le categorie produttive della città nel tentativo di rilanciare la vertenza e creare uno scenario che possa veramente bloccare una crisi senza fine.