Gela. I dem locali non attraversano uno dei periodi migliori della loro esistenza politica. Sono scivolati più volte ma, allo stesso tempo, hanno retto alle regionali, piazzando l’acuto con la rielezione del deputato all’Ars Giuseppe Arancio. Nonostante le difficoltà, però, non ci stanno a farsi fare la morale politica da quelli di centrodestra. Il capogruppo forzista in consiglio comunale Salvatore Scerra è stato piuttosto chiaro, sentenziando che “il centrosinistra è frantumato”. In casa Pd, però, non sembrano guardare troppo ai numeri. “I numeri in consiglio comunale? Non sono decisivi – spiega il consigliere Guido Siragusa – diciamo che sono frutto di trasformismo ed è sotto gli occhi di tutti. Ex esponenti del centrosinistra adesso fanno parte dello schieramento opposto, ovvero trasformismo bello e buono. La questione non è capire chi abbia la maggioranza o chi sia numericamente all’opposizione. Ora, invece, sarà importante verificare se esistano forze politiche capaci di prendere decisioni fondamentali per la città. Mi riferisco alla vicenda rifiuti, all’accordo di programma e ai futuri investimenti. Visto che si parla tanto di numeri, mi pare che il centrodestra non abbia più alibi. Guida la Regione e potrebbe avere i numeri per arrivare al governo nazionale. I numeri di cui si vantano, lo ripeto, sono solo frutto di semplice trasformismo”.
Le “gaffe” in casa dem. Siragusa, guardando invece in casa sua, non nega che la visita della candidata alla Camera Daniela Cardinale, la scorsa settimana arrivata in città, sia stata l’ennesima gaffe. “Mi sembra uno scivolone – conclude – è anomalo che la candidata alla Camera di un partito arrivi in città senza essere ricevuta dal partito. Ha incontrato solo gruppo di strettissimi sostenitori di un’altra forza politica. Eviterei le polemiche. Non sono stato invitato all’incontro, così come non sono stati invitati i vertici locali del Pd. Salvatore Gallo? Ha scelto di essere presente all’iniziativa con la Cardinale. E’ stata una sua decisione ma non credo che possa influire l’amicizia personale. Anche io, da anni, conosco Salvatore Cardinale. La politica, però, è un’altra cosa”.
