Gela. “I consiglieri comunali, venerdì prossimo, dimostreranno tutto
il loro rispetto per la città, sfiduciando il sindaco e la sua giunta. Nessuno è attaccato alla poltrona, anche noi andremo a casa con effetto immediato”. 
“Messinese incapace di dare risposte alla città”. L’ex capogruppo dem Vincenzo Cirignotta, tra i firmatari della mozione di sfiducia al sindaco, conferma la sua volontà di dire basta all’esperienza amministrativa Messinese, nonostante la giunta di nuovo conio. “Ci stiamo assumendo una responsabilità enorme – continua – ma, credo, che non ci siano altre possibilità. La città ha bisogno di risposte che questo sindaco è assolutamente incapace di dare. Due anni fa, i cittadini si erano espressi per un cambiamento, votando il Movimento cinque stelle, mentre oggi ci troviamo con una giunta che non ha alcun collegamento con quella scelta”. Così, Cirignotta richiama il caso di Licata, con la sfiducia all’ex sindaco Angelo Cambiano e la nomina di un commissario regionale. 
“Come si legge in quel decreto, firmato dall’ex presidente della Regione Rosario Crocetta – spiega ancora Cirignotta – l’approvazione della mozione di sfiducia comporta l’immediata cessazione degli organi elettivi del Comune, ad iniziare dall’assise civica. Altro che attaccati alla poltrona!”. 
Cirignotta, dopo l’addio post-elettorale ai dem, è stato tra quelli che hanno cucito gli orli politici, che hanno poi garantito il deposito di una mozione di sfiducia, praticamente blindata dal centrodestra. Già da capogruppo del Pd, in estate, aveva più volte chiesto al sindaco di fare un passo indietro, individuando come unica alternativa proprio la sfiducia.
