Gela. La crisi dell’indotto Eni continua a riservare nuovi capitoli.
La protesta in raffineria. Dopo la comunicazione di quattro provvedimenti di licenziamento, gli operai della Nuova X Gamma, azienda da tempo attiva in raffineria nel settore dei controlli non distruttivi, hanno deciso di protestare davanti all’ingresso dello stabilimento di contrada Piana del Signore. “L’azienda – spiegano gli operai raggiunti dai licenziamenti – non ha tenuto in considerazione neanche quanto previsto per l’area di crisi complessa. Nessun ammortizzatore sociale. I responsabili hanno scelto direttamente di licenziare”. A quasi un anno di distanza, la vicenda si ripete. In quell’occasione, dopo giorni di protesta, l’azienda revoco’ i licenziamenti. Le decisioni dei vertici aziendali vengono respinte con forza anche dai sindacati. Al sit in hanno preso parte i segretari provinciali di Fiom e Fim, Orazio Gauci e Angelo Sardella. “Abbiamo già chiesto un incontro in prefettura – dicono – fino ad ora, però, non ci sono risposte. I responsabili della Nuova X Gamma non possono assumere decisioni unilaterali che vanno a devastare intere famiglie. Vogliamo evitare che una situazione del genere possa ripetersi anche in altre società dell’indotto. Gli operai che oggi protestano hanno spesso accettato anche di andare in trasferta in altri siti, pur di non perdere il lavoro. Perché, adesso, si licenzia?”.
