La necropoli di via Di Bartolo, tante visite e un cambiamento che parte dai cittadini

I cittadini, direttamente, ne diventano laboriosi custodi, pienamente in sintonia con la volontà di dare una scossa decisa e un messaggio forte di cambiamento

A cura di Redazione Redazione
18 agosto 2025 09:43
La necropoli di via Di Bartolo, tante visite e un cambiamento che parte dai cittadini  -
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Gela.  Per anni, hanno atteso che le istituzioni trovassero il bandolo della matassa. Poche settimane fa, è stata finalmente inaugurata l'importante necropoli "dei bambini". Un sito archeologico, in via Di Bartolo, che continua ad attirare tante presenze. Turisti, gelesi di ritorno per il periodo di ferie, curiosi e semplici passanti, tutti si soffermano sui resti di quello che fu un punto funerario, destinato ai piccoli deceduti. Una scoperta archeologica che sta soprattutto rafforzando un percorso di mutuo soccorso, alimentato dai residenti della zona, che si erano già organizzati in un comitato e hanno insistito parecchio affinché quella parte di città non finisse nel dimenticatoio. Oggi, via Di Bartolo e le zone adiacenti sono meta di visite quotidiane, a ogni ora del giorno e della sera. Gli stessi residenti hanno abbellito di propria iniziativa strade e vicoli: continuano a ricevere il supporto fattivo di altri cittadini, a loro volta pronti a donare alla collettività. L'amministrazione comunale ha creduto nel progetto, finalizzato e progettato da Open Fiber, che per prima individuò il sito, durante lavori di posa della fibra ottica. Se diversi siti archeologici locali risentono delle lentezze burocratiche e gestionali, con le mura Timoleontee spesso chiuse e inaccessibili, i due musei ancora in stand by, i bagni greci scarsamente valorizzati, la necropoli invece segna una censura netta. I cittadini, direttamente, ne diventano laboriosi custodi, pienamente in sintonia con la volontà di dare una scossa decisa e un messaggio forte di cambiamento.

Foto pubblicata nel gruppo facebook dedicato alla necropoli 

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