La lunga trafila per la nuova terapia intensiva, serve collegamento idoneo: lavori affidati
Ad oggi, non è mai partita, dato che emerse, a cantiere ultimato, la non idoneità della rampa di collegamento con il blocco operatorio del nosocomio
Gela. Il contratto per i lavori, che poi vennero ultimati, risale ormai a quattro anni fa ma la nuova terapia intensiva per l'ospedale “Vittorio Emanuele”, a oggi, non è mai partita, dato che emerse, a cantiere ultimato, la non idoneità della rampa di collegamento con il blocco operatorio del nosocomio. Di conseguenza, si è posta l'esigenza di ricavare un diverso corridoio. La nuova terapia intensiva, che sulla carta sarebbe dovuta servire durante l'emergenza Covid, con fondi di Eni, è decisamente in ritardo sui tempi. La multinazionale ha fornito tutte le risorse finanziarie e anche per il collegamento interno si è fatta carico della progettazione esecutiva. Il resto, però, dovrà coprirlo Asp. Il totale ammonta a duecentomila euro euro e gli uffici tecnici dell'Azienda sanitaria hanno proceduto con affidamento diretto per i lavori del corridoio. E' stata individuata un'azienda con sede a Caltanissetta, la Immobiliare Comi srl. L'appalto è stato affidato, in attesa di capire quando potrà entrare a regime la nuova terapia intensiva, in un nosocomio che risente di carenze nei servizi e che certamente deve migliorare, a partire proprio dall'attivazione di ulteriori reparti.
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