Gela. Rapporti personali piuttosto burrascosi, dovuti anche a debiti di denaro. Ci sarebbe stato questo dietro all’aggressione, che portò un giovane pastore a colpire lo zio cinquantenne, fratturandogli il setto nasale. Il confronto e il pugno si sarebbero registrati in pieno centro storico, probabilmente subito dopo un’accesa discussione. Il pastore, per quei fatti, è finito a processo e il giudice Antonio Fiorenza gli ha imposto la condanna a otto mesi di reclusine, accogliendo la ricostruzione fornita dal pm Pamela Cellura.
L’imputato è difeso dall’avvocato Carmelo Tuccio, che comunque ha escluso che ci fosse la volontà di colpire deliberatamente lo zio. L’uomo ferito si è costituito parte civile, con l’avvocato Raffaela Nastasi.