La Lega prende voti in città, i salviniani: “Messinese con noi? Pure lui arriva da un movimento di protesta”

 
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Il comizio di Salvini al porto rifugio

Gela. Hanno sfondato la soglia del sette per cento in città e i salviniani locali, in appena una tornata elettorale, si ritrovano ad essere secondi, in termini di voti, nella coalizione di centrodestra. Alle urne cittadine, hanno battuto pure l’ex armata Pd. Un risultato che, nonostante l’ottimismo, neanche loro si attendevano, almeno di questa portata. “Onestamente, pensavo ad un buon risultato, ma non a questi livelli – dice il coordinatore per il sud della provincia Luigi Farruggia – addirittura, Matteo Salvini, nella conferenza stampa post-elettorale, ha citato proprio il dato di Gela. Non mi pare possa essere un caso. La gente ha capito che non è più la Lega Nord di Umberto Bossi. Salvini è riuscito a metterlo in minoranza. Oggi, la Lega è un partito che guarda ai problemi dei cittadini, al Nord così come al Sud, senza fare distinzioni. E’ stato lui a denunciare in diretta televisiva la vicenda della pessima qualità dell’acqua distribuita in città. Non dimentichiamo che per le regionali dello scorso novembre, ha tenuto un comizio al porto rifugio, sito insabbiato da anni. Ormai, la Lega è un partito di centrodestra che guarda a modelli nazionalisti, come quello francese. Certo, magari qualche voto in più è arrivato anche dagli scontenti del Pd, che pur di non sostenere Daniela Cardinale hanno deciso di appoggiare altri partiti”. Farruggia sembra guardare anche oltre. “In città, abbiamo già due circoli e devo ringraziare tutti gli esponenti del partito che si sono impegnati in questa campagna elettorale – continua – un grosso sostegno è arrivato dal deputato Alessandro Pagano, che oggi rappresenta la Lega in Sicilia. Il suo è un lavoro di tessitura molto importante. Il sindaco Messinese vicino alla Lega? Lui arriva da un movimento di protesta, è stato eletto con i grillini. Anche la Lega è un partito di protesta, con punti programmatici molto chiari e precisi. Un suo approdo sarebbe quasi naturale. Salvini è molto vicino agli amministratori locali, al Nord così come al Sud. La giunta avrebbe una sponda molto importante a Roma e potrebbe ottenere maggior credito alla Regione, dove adesso a governare è il centrodestra”.

“Non possiamo impedirgli di aderire”. Non sembra chiudere le porte al sindaco neanche il segretario cittadino Antonio Giudice. “Si capiva, anche nei giorni precedenti al voto, che qualcosa stava cambiando – dice – quando mi candidai a sindaco, prendevo sputi e insulti, perché ho portato la Lega Nord in città. Ora, tutto è cambiato. Il discorso politico di Matteo Salvini è convincente, non c’è più una tendenza nordista. E’ arrivato in città più volte e i problemi li conosce bene. Il risultato è merito di tutto il gruppo, sia degli esponenti della prima ora sia di quelli che si sono aggregati nel corso del tempo. Non dimentico il consigliere comunale Salvatore Farruggia. Il sindaco? Se condivide le idee della Lega, è il benvenuto. Non possiamo impedirgli di aderire”. Messinese, a risultati elettorali confermati, non ci ha pensato due volte a tuffarsi nell’elogio sperticato del leader leghista. “La Lega ha dimostrato di essere vicina ai problemi reali – ha detto all’Adnkronos – molti dei temi trattati in campagna elettorale erano lontani dalla vita quotidiana delle persone, la Lega invece è stata più fattiva”. Da grillino a leghista, la giravolta potrebbe anche riuscirgli.

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