Gela. La giunta ter, tecnica o politica che sia, non avrà alcun sostegno
dal Partito Democratico. 
Niente Pd in giunta. I dem si tirano definitivamente fuori dal giro che dovrebbe condurre a completare la nuova formazione del sindaco Domenico Messinese. Dentro quelli che non se ne sono mai andati via, ovvero i fedelissimi del sindaco Simone Siciliano e Fabrizio Morello, insieme alla faccia nuova dell’architetto Giovambattista Mauro. All’appello ne mancano altri tre, ovvero quelli che dovrebbero rimpiazzare i revocati Licia Abela, Flavio Di Francesco e Rocco D’Arma. Dove voglia andare a parere il sindaco non è semplice da capire. Probabilmente, prenderà quello che c’è a disposizione fuori dai partiti. “Ho il timore – dice il segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina – che la nuova giunta sarà molto più debole della precedente. Una cosa è certa, come più volte ribadito, il Pd non ha mai sostenuto né il sindaco né i suoi assessori”. 
Il fronte della sfiducia. Il segretario dem potrebbe nuovamente convocare la direzione cittadina, probabilmente nel periodo successivo all’8 dicembre. Sul tavolo, a questo punto, potrebbe esserci la sfiducia al sindaco. I dem si erano tenuti alla larga da quella naufragata poco prima delle regionali. Eventualmente, avrebbero preso posizione in aula consiliare, al momento del voto. Il passo indietro dell’ex crocettiana Maria Pingo, però, ha fatto saltare tutto. “La sfiducia condivisa con gli altri partiti? Noi ci siamo – dice ancora il segretario dem – quest’azzeramento è stata l’ennesima trovata di una giunta che, ribadisco, rischia di essere più debole della precedente. Come si fa a parlare di giunta politica, quando sono subito rientrati Siciliano e Morello che facevano parte di quella tecnica, azzerata dal sindaco?”. A questo punto, su un unico fronte, quello della sfiducia che potrebbe diventare cavallo di battaglia dei partiti con l’avvento del nuovo anno, ci sono il Pd, ma anche Forza Italia, i grillini e DiventeràBellissima, appena emersi da un equivoco politico, che con la nomina di Giovambattista Mauro, ha messo in seria difficoltà il gruppo dei fedelissimi di Musumeci, ritenuti da molti gli sponsor dell’architetto.
Siciliano non “molla” i dem. Caso vuole che Di Cristina, oramai sempre più distante da qualsiasi discorso di giunta, almeno sul fronte di una possibile sfiducia, si trovi a condividere il campo con l’ex capogruppo in consiglio comunale del Pd Vincenzo Cirignotta. “La sfiducia, seria e condivisa da tutti – dice – è l’unica soluzione davanti a quanto fatto dal sindaco. Non è un azzeramento, ma una semplice furberia, finalizzata soprattutto a rafforzare la posizione dei suoi fedelissimi”. Dietro le quinte, però, pare che Simone Siciliano non voglia proprio rinunciare ad un eventuale sostegno dei partiti. Vorrebbe giocarsi tutte le carte a disposizione, nel tentativo di convincere i dem.
