La crisi morde e Riva e Mariani licenzia: quindici operai temono il peggio

Gela. Come se non fosse sufficiente la tensione esplosa subito dopo l’annuncio del drastico ridimensionamento della fabbrica di contrada Piana del Signore comunicato dai vertici nazionali di Eni, i ma...

13 luglio 2014 08:15
La crisi morde e Riva e Mariani licenzia: quindici operai temono il peggio -
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Riva-Mariani.jpgGela. Come se non fosse sufficiente la tensione esplosa subito dopo l’annuncio del drastico ridimensionamento della fabbrica di contrada Piana del Signore comunicato dai vertici nazionali di Eni, i manager della società Riva e Mariani rispolverano i licenziamenti.

Sarebbero quindici, infatti, i dipendenti destinati ad essere tagliati su un totale di circa quaranta.
Lo scorso gennaio, dopo una lunga mediazione scaturita, ancora una volta, dalla protesta degli operai, le parti riuscirono a scongiurare ventiquattro licenziamenti già annunciati dal board aziendale attraverso la riapertura della cassa integrazione. Negli ultimi giorni, però, tutto sembra essere nuovamente precipitato. I quindici dipendenti destinati a lasciare il loro posto avrebbero ricevuto le lettere inviate dagli uffici aziendali.
E, adesso? Si attende una risposta anche da parte dei segretari del settore chimico di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che da tempo seguono l’intera vertenza. Insomma, lo spettro di una crisi senza precedenti per lo stabilimento Eni diventa ancor più fosco a seguito della mossa dei dirigenti di Riva e Mariani, da anni impegnati tra gli impianti del sito produttivo.

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