La città punta all’area metropolitana, Cracolici torna a remare contro

 
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Gela. Dopo la bocciatura del disegno di legge per l’istituzione della provincia di Gela, il comitato per lo sviluppo dell’Area gelese è tornato a lavoro parlando di riordino delle province e istituzione delle città metropolitane.

Questa volta le 41 associazioni che fanno parte al comitato per lo sviluppo dell’Area gelese, rappresentate da Filippo Franzone, hanno trovato il supporto del sindaco Angelo Fasulo e del presidente del consiglio comunale, Giuseppe Fava.

Insieme a loro si sono recati presso gli uffici dell’Unione regionale delle province siciliane (Urps) a Palermo dove hanno presentato la proposta del comitato per lo sviluppo dell’Area gelese.

Questa volta il governo regionale è rappresentato da un presidente che conosce bene le ragioni che hanno spinto Franzone e company a continuare a lottare per il riconoscimento naturale a Gela.

Non a caso la proposta potrebbe consentire, con l’istituzione delle città metropolitane, a dare a Gela il ruolo di realtà di riferimento per tutti i paesini del comprensorio.

Sulla vicenda è tornato ad occuparsi il capogruppo del Pd all’Ars, il deputato Antonello Cracolici, che aveva firmato la bocciatura del disegno di legge per l’istituzione della provincia di Gela pur ammettendo “di non potersi esprimere, non avendone adeguata conoscenza”.

“Rimango stupito e disorientato: non capisco come faccia il governo regionale ad annunciare di volere andare avanti sul processo di riforma delle Province – spiega Cracolici – e al tempo stresso indire il voto per aprile confermando di fatto l’attuale modello. Insomma, si discuteva di riforme, di scioglimento, e invece resta tutto com’è?”. 

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