L’irruzione nello stabilimento Zappalà di contrada Burgio, Gravagna e Piscopo lasciano il carcere

 
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Gela. Tornano in libertà Salvatore Gravagna e Alessandro Piscopo. Il giudice delle indagini preliminari Veronica Vaccaro ha derubricato le contestazioni in tentato furto. Lasciano il carcere. Sono accusati di aver preso di mira l’ex stabilimento Zappalà in contrada Burgio. Sabato scorso, i poliziotti li hanno sorpresi e arrestati. Volevano portare via ferro e altro materiale. I due, nel carcere di Balate, si sono presentati davanti al gip. Difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Lia Comandatore e Maria Elena Ventura, hanno ammesso di aver tentato il colpo solo per bisogno economico. I loro arresti sono stati convalidati dal giudice che non gli ha applicato altre misure cautelari. In base alla ricostruzione, non sarebbero riusciti a portare via il materiale dall’area dello satbilimento.

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