Roma. Il rimbalzo di accuse continua. In una nota ufficiale Eni conferma che “gli impegni presi sono stati rispettati e le attività procedono in linea con quanto previsto”.
Dalla firma dell’accordo sono stati avviati 53 cantieri tra le attività di produzione, di manutenzione e di risanamento ambientale con un investimento pari a 200 milioni. Le risorse complessive dell’indotto impiegate nel 2015 sono state pari a 1062 rispetto alle 900 unità previste nel protocollo mentre quelle dirette sono attualmente 496 rispetto alle 400 previste per la raffineria di Gela.
L’avvio della costruzione della Green Refinery in linea con il programma è previsto per il primo trimestre 2016 previe autorizzazioni che attendiamo entro febbraio di quest’anno a fronte di istanze presentate a luglio 2015 in anticipo di due mesi rispetto al programma. Per quanto concerne il progetto di sviluppo off shore a gas di Argo e Cassiopea, Eni sta procedendo con le attività di ingegneria con l’utilizzo di 70 ingegneri locali. Questo progetto è stato ritardato in attesa di pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato”.