Gela. “Perché l’amministrazione comunale non vigila sul rispetto dei contratti stipulati dopo aver assegnato appalti pubblici?”. Il sindacato punta il dito in direzione di Palazzo di Città alla luce dello stato d’agitazione indetto da cinque operai
di Pesarini group, impegnati all’interno della discarica di contrada Timpazzo nel servizio d’interramento dei rifiuti. Assunti a giugno, fino ad ora non avrebbero ricevuto alcuna paga. Due mesi fa, passarono dall’organigramma della Angelo Russello spa a quello di Pesarini group.
“Al momento – spiega il segretario provinciale generale della Cgil Ignazio Giudice – non hanno ricevuto neanche un euro”.
Un appalto, quello per il servizio d’interramento rifiuti, bandito dalle amministrazioni pubbliche che, però, non avrebbero vigilato come dovuto. “Mi meraviglio – continua il sindacalista – di quanto sta accadendo. Peraltro, parliamo di un comune, quello di Gela, capofila della nuova Srr, il cui consiglio d’amministrazione è presieduto dal sindaco Angelo Fasulo”.
Adesso, la vertenza dei cinque operai rischia di trasformarsi in un monito generale legato ai controlli sugli appalti banditi dall’ente comunale. “La Cgil – conclude una nota ufficiale – insiste nella proposta di creare un sistema di monitoraggio costante che non consenta alle imprese aggiudicatarie di appalti pubblici di non rispettare dei contratti nazionali. Il comune vigili sugli appalti affidati in modo diretto o attraverso le partecipate. Il mancato controllo è un terribile segnale sociale che alimenta la cultura dell’illegalità in un territorio già fortemente provato”.