Gela. La visita in Comune dell’assessore regionale Marco Falcone potrebbe avere un seguito. L’esponente della giunta Musumeci ha dato disponibilità a partecipare ad un consiglio monotematico sulle infrastrutture locali. Le priorità sono tante perché da anni si attendono interventi, fino ad oggi mai concretizzati. Ieri, Falcone ha spiegato che i lavori per il porto rifugio potrebbero andare in gara a marzo, manca solo l’ultimo passaggio ministeriale. Potrebbe essere un’incompiuta pronta a trasformarsi in interventi veri, quelli per l’escavo e il braccio di ponente, ritenuti fondamentali così da superare l’insabbiamento cronico del sito. La visita dell’assessore è stata voluta con convinzione dal presidente dell’assise civica Salvatore Sammito e dal consigliere Romina Morselli, che hanno contatti istituzionali frequenti con il forzista. Ci sono tempi celeri da garantire, invece, per non perdere nuovamente il treno dei finanziamenti del Patto per il Sud. Con i progetti depositati, la giunta regionale dovrebbe assicurare i soldi, nonostante il definanziamento deciso negli scorsi mesi. Pare che ci siano interlocuzioni con i dirigenti del municipio, così da superare eventuali intoppi burocratici, che sono purtroppo sempre dietro l’angolo. E’ chiaro che con l’assessore il dialogo istituzionale più consolidato lo abbiano consiglieri comunali ed esponenti della sua stessa area politica.
E’ stato il gruppo di Forza Italia, con Luigi Di Dio, a chiedere ufficialmente che la giunta regionale possa mettere mano ad un progetto per la rimozione della rete ferrata che passa all’interno della città. Viene ritenuta ormai obsoleta e molto pericolosa per l’incolumità. L’ipotesi alternativa sarebbe lo spostamento o comunque un piano differente. Il consigliere Di Dio, già durante la precedente consiliatura aveva sollevato la questione.
