Indotto Eni, è ufficiale il Comitato di fabbrica: definito anche lo statuto
È composto da lavoratori, Rsa e Rsu, di diverse aziende dell'indotto della bioraffineria
Gela. In una fase nella quale si stanno ripetendo con frequenza iniziative e sit-in di operai dell'indotto Eni rimasti senza una collocazione, prende ufficialmente piede il Comitato di fabbrica, costituito mesi addietro ma adesso con uno statuto che ne regola finalità e organizzazione interna. È composto da lavoratori, Rsa e Rsu, di diverse aziende dell'indotto della bioraffineria, aderenti a varie sigle sindacali. Il Comitato di fabbrica punta a diventare una struttura di concertazione, allo scopo soprattutto di dare un sostegno pratico ai lavoratori del sito locale, a partire da quelli che attualmente non riescono a trovare una ricollocazione. I fondatori mirano a rafforzare le interlocuzioni con tutte le aziende dell'indotto della multinazionale, a garanzia dei diritti contrattuali e di condizioni occupazionali che rispettino le esigenze dei lavoratori. Lo statuto è stato redatto e predisposto sotto la consulenza legale dell'avvocato Francesco Castellana, che assiste la segreteria Cobas territoriale. Il Comitato rimane aperto alle adesioni dei lavoratori che intenderanno avvicinarsi, riconoscendosi nelle finalità prospettate nell'atto costitutivo.
In foto lavoratori dell'indotto della bioraffineria Eni
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