Gela. Una lunga serie di controlli e campionamenti con al centro le percentuali di Pm10 rilevate in atmosfera.
Saranno gli operatori del Centro interdisciplinare di tossicologia sperimentale di Messina ad occuparsi delle analisi mirate ad individuare la presenza, nell’atmosfera cittadina, di sostanze tossiche come nichel e arsenico.
L’incarico è stato appena assegnato al direttore del centro Giuseppe Bisignano. Lo scopo dei controlli è molto chiaro, così come si evince dagli atti che hanno consentito la stipula dell’accordo.
Verranno effettuate oltre cento analisi partendo dai numeri rilevati da una delle centraline che la provincia ha installato in città: il punto di riferimento, infatti, sarà la stazione n.7 Agip mineraria. Sono stati proprio i funzionari dell’ente nisseno a richiedere l’intervento dei tecnici messinesi che, in questo caso, sostituiranno gli esperti dell’Arpa. L’obiettivo principale, in ogni caso, viene focalizzato sulle emissioni generate dalla fabbrica Eni.
Gli allarmi principali riguardano la presenza di anidride solforosa. I picchi registrati, soprattutto negli ultimi anni, hanno messo in allarme gli esperti. I dati sulle particelle di Pm10 serviranno come base di partenza. L’attenzione, quindi, si sposterà non solo sulle quantità di nichel e arsenico ma anche su quelle di benzopirene: un idrocarburo rilasciato dai fumi di combustione degli impianti gestiti dalla multinazionale in contrada Piana del Signore.
I risultati che verranno esaminati nei laboratori dell’università messinese, dalla quale dipende proprio il centro incaricato delle operazioni, saranno periodici allo scopo di disegnare un quadro più preciso delle sostanze presenti in atmosfera e di quelle generate dall’attività industriale.
Tra gli obiettivi sensibili, c’è il nichel che, stando ai dati presenti nell’accordo concluso fra i responsabili dell’ente provinciale e quelli del centro interdisciplinare, sarebbe presente nel petcoke utilizzato per la produzione della fabbrica. In sostanza, la ricerca commissionata agli esperti dell’università dello Stretto si fonderà anche sui precedenti risultati scaturiti da altre campagne d’analisi condotte in città.
I controlli verranno effettuati con scadenza periodica su filtri messi a disposizione direttamente dall’ente provinciale che ha proposto l’avvio della campagna: chiedendo l’intervento del centro coordinato dal dottor Giuseppe Bisignano.