Incontri ad alto livello per Sinapsi, Di Stefano: "Un polo tecnologico che attiri importanti aziende"
Il sindaco Di Stefano ha tenuto riunioni durante una trasferta istituzionale che lo ha portato a rapportarsi con i vertici confindustriali di Assorisorse e a partecipare agli incontri e ai dibattiti tenuti alla “Omc Med Energy Conference&Exhibition"

Gela.Una serie di incontri finalizzata a lanciare il territorio locale come potenziale polo di investimenti nell'alta tecnologia e nel settore energetico. Il sindaco Terenziano Di Stefano, in questi giorni, ha tenuto riunioni durante una trasferta istituzionale che lo ha portato a rapportarsi con i vertici confindustriali di Assorisorse e a partecipare agli incontri e ai dibattiti tenuti alla “Omc Med Energy Conference&Exhibition” di Ravenna. “Abbiamo voluto presentare in tavoli importanti il progetto del polo tecnologico Sinapsi - dice il sindaco – vogliamo creare una struttura capace di attrarre aziende che operano nell'alta tecnologia. Un polo che richiami aziende nazionali e internazionali. Dobbiamo potenziare l'innovazione tecnologica, mettendo a disposizione Sinapsi”. A livello ministeriale, è stato emesso il provvedimento che permetterà di sfruttare un termine ulteriore per arrivare all'affidamento dei lavori della struttura, prevista nell'area ex Asi di Brucazzi. Il progetto è portato avanti con Sicindustria e con l'Università Kore di Enna, che è capofila. Palazzo di Città, come ha più volte riferito il sindaco, è pronto a mettere a disposizione risorse economiche per non meno di dieci milioni di euro, direttamente dalle compensazioni. Andranno a integrare lo stanziamento pubblico, anche in questo caso da dieci milioni. Chiaramente, oltre al capitolo Sinapsi, il primo cittadino ha seguito la finalizzazione dell'intesa sullo sblocco delle royalties “Argo-Cassiopea” e ha approfondito i temi energetici, con la presenza di aziende del settore. L'hub sul Mediterraneo, del resto, è sempre stato un obiettivo mai veramente focalizzato a livello pratico. Di Stefano ne aveva tracciato il profilo durante la sua esperienza da assessore nella giunta Greco. A più riprese si appellò al governo nazionale e all'esigenza di rispondere ai bisogni di un territorio, che per decenni ha patito le conseguenze dell'industria pesante, con ricadute sulla salute pubblica, generando comunque profitti consistenti. All'iniziativa ravennate c'erano inoltre i riferimenti imprenditoriali di alcune aziende locali.