“Incontrava pregiudicati”, indagine su ex stiddaro: verso archiviazione

 
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Immagini di repertorio

Gela. Ha precedenti penali molto pesanti, compresi quelli per reati di mafia. L’ex stiddaro cinquantaseienne Luigi L., dopo aver espiato per intero le pene accumulate nel corso del tempo, starebbe tentando di ritornare ad una vita lontana dal crimine. Sottoposto alla sorveglianza speciale e all’obbligo di dimora in città, è stato però più volte trovato in compagnia di pregiudicati. Sono almeno quattro gli episodi che gli venivano contestati dai pm della procura, tutti concentrati nel periodo compreso tra 2018 e 2019. Le indagini nei suoi confronti sono state chiuse. E’ difeso dall’avvocato Angelo Cafà. Durante i controlli effettuati dalle forze dell’ordine, avrebbe spiegato che i pregiudicati incontrati erano tutti suoi stretti familiari, oltre al datore di lavoro che gli ha concesso la possibilità di avere un’occupazione. Aspetti che secondo la difesa andavano valutati.

I pm della procura hanno ritenuto che il cinquantaseienne potesse aver violato consapevolmente la sorveglianza speciale, nutrendo il sospetto su rapporti pericolosi. Negli ultimi giorni, è arrivata una diversa conclusione. Dopo aver assunto ulteriori informazioni, anche attraverso un nuovo interrogatorio dell’indagato, è stata formulata la richiesta di archiviazione. I magistrati, come chiesto dalla difesa, hanno scelto di non andare avanti, ritenendo non determinanti gli elementi acquisiti.

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