Incidente nell'area pontile di raffineria, operaio ferito finì in mare: chieste due assoluzioni

Sono entrambi a processo, a seguito di quanto avvenne

A cura di Rosario Cauchi
10 luglio 2025 07:15
Incidente nell'area pontile di raffineria, operaio ferito finì in mare: chieste due assoluzioni -
Condividi

Gela.  L'incidente si verificò sette anni fa, lungo l'area pontile della raffineria. Un operaio finì in mare, riportando ferite profonde. L'intervento di due colleghi gli evitò conseguenze ulteriori. Una vicenda che per la procura non è addebitabile ai riferimenti dell'azienda dell'indotto, per la quale prestava la propria attività. L'assoluzione, a conclusione della requisitoria, è stata richiesta dal pm Luigi Lo Valvo sia per l'imprenditore Carmelo Puccio sia per Salvatore Provenzano, già amministratore dell'azienda. Sono entrambi a processo, a seguito di quanto avvenne. L'operaio era impegnato in un'area di cantiere, dove era stato allestito un ponteggio. Le difese degli imputati hanno sempre sostenuto che non ci furono inosservanze delle norme in materia di sicurezza. Secondo questa ricostruzione, sarebbe stato il lavoratore ad aver commesso un possibile errore di valutazione, che poi determinò l'incidente. Anche la documentazione attestante la formazione del dipendente è stata prodotta davanti al giudice Eva Nicastro. L'operaio, che è parte civile nel procedimento, assistito dall'avvocato Francesco Rizzo, anche nel corso dell'istruttoria ha descritto condizioni di lavoro difficili e presunte ingerenze dei riferimenti aziendali, al fine di indurlo a rinunciare ad azioni o denunce. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Davide Limoncello e Orazio Rinelli. Sia i difensori sia il legale di parte civile esporranno le rispettive conclusioni a novembre. 

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela