Gela. In aula si tornerà ad inizio luglio. Le difese di Antonio Radicia, Rocco Grillo ed Emanuele Brancato, coinvolti nell’inchiesta “Smart”, hanno prodotto documentazione che servirà al prosieguo del giudizio davanti al gup del tribunale di Caltanissetta. Sono accusati di essere dietro ad un giro di droga, compresa la cocaina, che sarebbe stata piazzata nelle zone della movida cittadina. Non a caso il nome dell’operazione condotta dai carabinieri si lega all’auto che sarebbe stata utilizzata per gli spostamenti. Radicia, Grillo e Brancato (l’unico a non essere stato sottoposto a misure cautelari) hanno sempre negato di aver gestito lo spaccio della droga nella movida. I difensori, gli avvocati Giacomo Ventura, Davide Limoncello, Paola Turco e Marina Di Dio, hanno nuovamente preannunciato la richiesta di giudizio abbreviato. Radicia, attraverso i suoi legali, ha comunicato l’intenzione di voler sostenere l’interrogatorio, per chiarire la propria posizione. E’ stato coinvolto in altre indagini anti-droga.
Se venisse accolta, per i tre imputati non si arriverebbe all’eventuale dibattimento, potendo contare su un possibile sconto di pena. I carabinieri che fecero scattare il blitz ritengono che i tre imputati fossero pienamente coinvolti, essendo in contatto con diversi presunti clienti, ai quali avrebbero venduto la droga. I militari hanno operato, coordinati dai pm della Dda di Caltanissetta.