Gela. Il gup del tribunale di Caltanissetta, già oggi, scioglierà la riserva sull’eccezione di incompetenza territoriale avanzata dalla difesa di Carmelo Collodoro (sostenuta dall’avvocato Francesco Enia), uno degli imputati coinvolti nell’inchiesta antimafia “Exitus”. Gli investigatori individuarono alcuni presunti fiancheggiatori del boss sessantenne Salvatore Rinzivillo. Davanti al giudice nisseno dell’udienza preliminare, oltre a Collodoro (che non venne raggiunto da misure cautelari e risponde della violazione di misure), ci sono l’avvocato Grazio Ferrara ed Emanuele Zuppardo. Secondo le accuse, il legale quarantenne, avvocato di fiducia di Salvatore Rinzivillo, avrebbe assicurato i collegamenti tra il boss detenuto e i suoi riferimenti ancora in libertà. Il professionista, rappresentato dall’avvocato Giacomo Ventura, ha sempre respinto ogni addebito, sostenendo di aver incontrato Rinzivillo solo per ragioni collegate al mandato difensivo ricevuto. Negli scorsi mesi, gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. Contestazioni vengono mosse al sessantaduenne Emanuele Zuppardo, difeso dall’avvocato Roberto Afeltra. Sarebbe stato uno degli uomini di fiducia di Rinzivillo e nonostante la sottoposizione a misure cautelari, avrebbe partecipato anche ad una riunione in città, che secondo gli inquirenti sarebbe stata una sorta di summit di mafia.
Tutti i difensori si sono associati all’eccezione avanzata dalla difesa di Collodoro. Sono state stralciate, già prima dell’avvio dell’udienza preliminare, le posizioni di Benedetto Rinzivillo (difeso dagli avvocati Joseph Donegani ed Emanuele Maganuco) e del licatese Giuseppe Incorvaia (rappresentato dal legale Giacomo Ventura). Probabilmente, si va verso l’archiviazione. Il tribunale del riesame aveva annullato le ordinanze emesse nei loro confronti.