Incarichi e veleni, tra le polemiche spunta l'affidamento tecnico a un consigliere comunale di Mazzarino

Gela.  Qualche imprevisto si sta manifestando a Palazzo di Città per via delle critiche, veementi, che arrivano dall'opposizione. Il caso plateale è quello della scelta del direttore artistico Francesco Barone. Con una lunga esperienza nel campo dell'organizzazione di eventi, il suo curriculum è prevalso su quello di altri dieci candidati, che hanno risposto all'avviso pubblico. Barone è già vicino all'amministrazione Di Stefano e questo aspetto ha rafforzato le contestazioni avanzate da gruppi come Forza Italia e Fratelli d'Italia e più in generale dall'opposizione consiliare. I forzisti Gnoffo e Cirignotta, però, hanno posto un'altra questione. Hanno spiegato che “l'amministrazione comunale in piena campagna elettorale, a ridosso delle elezioni provinciali, ha deciso di affidare un incarico tecnico di 104 mila euro a un consigliere comunale appartenente a un movimento politico civico con cui qualche giorno prima aveva sancito un accordo elettorale per sostenere il sindaco Di Stefano alla presidenza del Libero Consorzio di Caltanissetta”. L'incarico cui fanno richiamo i dirigenti FI è quello affidato, nell'ambito del progetto per l'ex scalo ferroviario, finanziato con il sistema “Qualità abitare”, all'ingegnere Maria Grazia Cuda. Il professionista mazzarinese è consigliere comunale del gruppo “Mazzarino lab”, una delle entità civiche che ha sostenuto la coalizione di Di Stefano alle provinciali di secondo livello. L'ingegnere si occuperà del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e l'incarico è stato formalizzato sulla base di una trattativa diretta nella piattaforma Mepa. Un passo mosso che pare non abbia convinto a pieno neanche qualche alleato del primo cittadino.