"In città casi di ansia e depressione all'ordine del giorno", Arancio: "In aumento schizofrenia da crack"

Mentre l'incremento di casi e pazienti è netto, la struttura locale deve fare i conti con una dotazione di medici e operatori ridotta all'osso

05 giugno 2025 07:15
"In città casi di ansia e depressione all'ordine del giorno", Arancio: "In aumento schizofrenia da crack" -
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Gela.  Le incertezze sociali, occupazionali e quelle di un territorio che non offre troppe prospettive, ma anche le fragilità interiori, che conducono a una condizione di maggiore frammentarietà. Sono molteplici le cause che in questi anni stanno ampliando, in città, i casi di “ansia e depressione”. “Sono all'ordine del giorno – dice il dottor Giuseppe Arancio responsabile del Centro di salute mentale – viviamo in una società dello stress e ansia e depressione sono costanti. Ieri, su una trentina di persone che ho ricevuto, almeno venti si trovano a fare fronte proprio all'ansia e alla depressione”. Come sottolinea lo stesso Arancio, sono condizioni che si ritrovano “in qualsiasi contesto sociale”. “Possono riguardare tutti, indifferentemente”, aggiunge. La struttura locale, peraltro, si trova davanti a un incremento netto soprattutto di pazienti affetti da schizofrenia paranoide, diretta conseguenza “dell'abuso di crack”. “Mentre la cocaina determina un effetto che può durare anche fino a quattro ore – spiega Arancio – quello del crack è un effetto che non va oltre i venti minuti e quindi chi ne è dipendente ha necessità di assumerne ancora, per evitare di stare male. Si genera un abuso che assai spesso porta appunto alla conseguenza di una schizofrenia paranoide. Il paziente entra in uno stato di quasi accerchiamento. E' convinto di essere sempre osservato, di trovarsi in una condizione di costante pericolo. Casi di questo tipo ne abbiamo più di uno a settimana”. Mentre l'incremento di casi e pazienti è netto, la struttura locale deve fare i conti con una dotazione di medici e operatori ridotta all'osso. “Siamo poco più di due – conclude lo psichiatra – uno dei medici andrà via a luglio. Ho già segnalato l'esigenza di maggiore personale. Dovrebbero ritornare alcuni medici pensionati ma la procedura non è breve. Fortunatamente, possiamo contare su una psicologa a tempo pieno e su uno psicologo a tempo parziale. Sarebbe essenziale un rafforzamento per dare risposte a un territorio nel quale il disagio psichico c'è e in percentuale notevole”.

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