Gela. Era detenuto nel carcere di Siracusa quando i controlli condussero a individuare la presenza di un telefono cellulare, pare usato per comunicare con l’esterno. Davanti al giudice del tribunale aretuseo, così, ne risponde anche il gelese Daniele Nocera. Sono oltre venti gli imputati, tutti detenuti nella struttura carceraria, quando avvenne il controllo che portò al sequestro del telefono. In settimana, la vicenda è arrivata in giudizio. Secondo i pm della procura di Siracusa, tutti gli imputati erano consapevoli che ci fosse la disponibilità di dispositivi per comunicare con l’esterno nonostante il divieto assoluto.
Probabilmente, i controlli furono elusi, consentendo ai detenuti di effettuare telefonate, fuori da qualsiasi regola. Nocera è difeso dal legale Giuseppe Cascino.