Gela. “Sui grandi temi non ci siamo mai tirati indietro. E’ il sindaco, invece, che ha preferito andare avanti per la sua strada. Forse, adesso ha deciso di mettersi in discussione”. Il consigliere dem Guido Siragusa, dopo l’apertura ai partiti arrivata dal sindaco Domenico Messinese, esclude che il Pd possa essere interessato ad un ingresso in giunta. “Se il sindaco vuole suggerimenti, aprendo al dialogo, su temi come la gestione rifiuti, l’accordo di programma, gli investimenti in città, noi ci siamo – spiega – una cosa sono i grandi temi come questi, altro invece è la gestione amministrativa che non compete al Partito Democratico”. Insomma, sarà quasi impossibile vedere dem in giunta. A più riprese, il segretario cittadino Peppe Di Cristina ha ribadito la linea di opposizione all’amministrazione comunale.
“Consultazioni? Fuori luogo e senza metodo”. Mentre il sindaco, a capo di tre diverse giunte da quando è entrato in municipio, ha deciso di tentare la carta dei partiti (in verità ci ha sempre provato senza mai riuscirci), proprio i partiti si muovono, pensando ad un’eventuale terza mozione di sfiducia. Ieri, il commercialista Ennio Di Pietro di Noi con l’Italia ha incontrato il forzista Emanuele Maniscalco e Vincenzo Cascino, capogruppo di DiventeràBellissima. Nelle intenzioni del professionista, adesso tra i referenti locali del progetto politico dell’ex ministro Saverio Romano, ci sarebbero incontri trasversali, sia con gruppi di centrodestra sia con partiti di centrosinistra. “Le consultazioni di Noi con l’Italia? Se l’obiettivo è quello di una nuova mozione di sfiducia, mi sembrano fuori luogo e senza metodo – dice ancora Siragusa – ho sempre pensato che la sfiducia debba eventualmente partire dai gruppi politici principali. E’ arrivato il momento che il Pd parli con Forza Italia e con Sicilia Futura. Dobbiamo capire quali siano le intenzioni vere. Non dimentichiamo che, negli ultimi tempi, troppi e troppo velocemente hanno cambiato idea sulla giunta e sui rapporti con il sindaco”. Siragusa chiude alla giunta ma apre al dialogo politico, condotto però dagli stessi dem.