"Il sindaco Faraci ha perso credibilità", opposizione: "E' ora di ritornare al voto"
"È una questione di visione politica e morale. In un momento in cui Mazzarino ha bisogno di azioni concrete, c’è chi si aggrappa ancora alla nostalgia e alla propaganda, riproponendo vecchi slogan e discorsi che non hanno nulla a che fare con il presente"

Mazzarino. "La politica a Mazzarino ha raggiunto un punto critico. La città è paralizzata non solo da una gestione amministrativa che non ha più visione né credibilità, ma anche da un contesto etico e morale che fatica a ritrovare la propria direzione. L’amministrazione attuale sembra essere intrappolata in giochi di potere che non rispondono ai bisogni concreti della comunità. Il recente episodio della revoca del Vicepresidente del Consiglio Comunale, con la delibera n. 14 del 22 aprile 2025, ha acceso una polemica che ha visto alcuni consiglieri, tra cui Gaetano Petralia, Vincenzo Mantione e Antonina Maria Corinto, chiedere l’annullamento della delibera, accusando la mancanza di legittimità nell’operato. La questione, però, va ben oltre l’aspetto procedurale. È una questione di visione politica e morale. In un momento in cui Mazzarino ha bisogno di azioni concrete, c’è chi si aggrappa ancora alla nostalgia e alla propaganda, riproponendo vecchi slogan e discorsi che non hanno nulla a che fare con il presente. Chi oggi fa comizi, cerca di riprendersi una visibilità che la gente non premia più. Chi offende sistematicamente le persone o i consiglieri che hanno lavorato con scrupolo e coscienza, non fa altro che danneggiare sé stesso. La paura di un ritorno alle urne è evidente, perché chi resta attaccato alla poltrona è ben consapevole della propria poca credibilità e organizzazione. La politica deve essere basata sull’onestà intellettuale, non su attacchi gratuiti e visibilità effimera. La città si è stancata anche di una figura istituzionale che ha ormai perso ogni autonomia. Il sindaco, che avrebbe dovuto rappresentare il punto di equilibrio e di responsabilità, è diventato nei fatti un pupazzo politico, manovrato da chi – come il gatto e la volpe – trama nell’ombra per salvaguardare interessi personali e mantenere un controllo che non ha più legittimità popolare. Una guida debole, condizionata, senza autorevolezza, non può che alimentare ulteriormente la crisi. Molti cittadini si sono stancati di chi offende, di chi cerca solo di alimentare conflitti anziché lavorare per il futuro di Mazzarino. La città ha bisogno di chi ha il coraggio di agire, di chi vuole veramente impegnarsi per un cambiamento reale. Il ritorno al voto non è solo una necessità procedurale, ma un’occasione per non ripetere gli errori del passato, per costruire una politica fatta di persone serie, dove basta una stretta di mano per rispettare i patti. In questo scenario, l’amministrazione diventa sempre più priva di sostanza, prigioniera di logiche interne che non rispondono più alle necessità della comunità. È il momento di fare chiarezza, di affrontare la realtà e di scegliere una via che porti finalmente Mazzarino verso un nuovo inizio, dove la coerenza, l’affidabilità e il rispetto degli impegni siano al centro della politica", si legge in una nota dei consiglieri comunali Giuseppe Presti, Letizia Pistone, Giorgio Arena, Martina Selvaggio, Enzo Guerreri, Franco Lo Forte e Davide Virga.