Gela. Una sentenza di merito del Tar legata ad un’altra ma di sezione diversa potrebbe sconvolgere l’elezione di Giuseppe Arancio all’Ars. E Miguel Donegani, arrivato terzo, è convinto di vincere i ricorsi sia contro Giuseppe Gallè che sullo stesso Arancio.
L’ottimismo lo danno le stesse decisioni del Tar, che deve però entrare nel merito. Giugno in tal senso è il mese giusto affinchè tutto sia più chiaro. Lo stesso Arancio, in maniera molto cauta, ha mantenuto anche la carica di consigliere comunale, proprio per non ritrovarsi nella eventualità di perdere entrambi i ruoli.
Andiamo con ordine. Il mese scorso Donegani ha ottenuto dal Tar che si riconteggiassero i voti ottenuti dai candidati all’Ars inseriti nella lista del Partito Democratico a sostegno del presidente Rosario Crocetta.
I plichi saranno riaperti. Secondo i legali che seguono la vicenda per conto dell’ex deputato regionale, la suddivisone delle preferenze in provincia di Caltanissetta sarebbe stata viziata, favorendo lo stesso Gallè ai danni di Donegani. La differenza è di una trentina di voti e l’ex assessore di Crocetta è convinto di poterli recuperare. In tal caso diventerebbe secondo dietro Arancio.
Ed eccolo il secondo ricorso. Donegani ritiene il collega di partito ineleggibile poiché ha mantenuto la carica di componente di una commissione regionale che dà il parere sull’invalidità. Secondo legge avrebbe dovuto sospendersi sei mesi prima delle elezioni. Arancio ostenta tranquillità e ritiene di essere nel giusto.
Il Tar, presidente Francesco Caccao, Marletta relatore e Maisano Giudice, è stato in un certo senso sibillino perchè non si è soffermato sul ricorso di Donegani ma è andato oltre, sospendendo il giudizio in attesa che si chiarisca prima chi sia il secondo, Gallè o Donegani appunto. “La pendenza del ricorso avanti al Tar Sicilia – scrive il presidente Caccamo – comporta la necessità, da parte di questo tribunale, di sospendere il procedimento in attesa della definizione di quello amministrativo, che ha carattere pregiudiziale”. Tradotto significa prima vogliamo sapere se il primo dei non eletti sia Gallè o Donegani. Per quest’ultimo ciò significa implicitamente che il secondo ricorso è accoglibile. Nello staff di Donegani infatti si chiedono: perchè il Tar ha aspettato tanto per decidere se, valutata l’eleggibilità di Arancio, diventa irrilevante per il giudice sapere chi è il secondo. Va anche sottolineato che Gallè non si è costituito in giudizio contro Arancio.