Gela. I tecnici del ministero dell’ambiente hanno avviato l’iter per la verifica di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale del progetto green refinery presentato dal gruppo Eni.
Documenti e allegati sul tavolo del ministero. Il deposito di tutti gli atti e dell’intera documentazione tecnica che definisce le caratteristiche fondamentali della raffineria “riconvertita” a green sono stati depositati nelle scorse settimane. Così, sono finiti sui tavoli del ministero sia lo studio preliminare ambientale sia la valutazione d’incidenza oltre all’intera relazione paesaggistica, tutti redatti dagli esperti del gruppo Eni. Saranno i tecnici del ministero dell’ambiente, titolari del fascicolo “green refinery”, a decidere se assoggettare il progetto alla valutazione d’impatto ambientale (Via). Un avviso pubblico è stato diffuso anche dal gruppo Eni.
“Modifiche al tradizionale schema produttivo…”. Così, si mira ad ottenere risposte dal ministero in merito “alla modifica del tradizionale schema produttivo della raffineria in un ciclo green che consentirà la produzione di biocarburanti innovativi e di elevata qualità a partire da biomasse oleose”. In base alla documentazione, il progetto prevede anche attività di manutenzione straordinaria “ad alcune entità esistenti di raffineria”. Così, nella documentazione inoltrata al ministero trovano spazio i capitoli dedicati alle modifiche all’unità di desolforazione gasoli e flussanti, all’unità di recupero gas, la razionalizzazione del parco serbatoi, la nuova unità di abbattimento dell’H2S e gli interventi alla centrale termoelettrica. L’iter di valutazione è stato avviato, a pochi giorni da un primo incontro che al ministero dello sviluppo economico coinvolgerà l’amministrazione comunale e i tecnici degli uffici ministeriali coinvolti nella procedura. Sul tavolo, soprattutto il decreto per l’area di crisi complessa e l’accordo dello scorso novembre.