Gela. Un vertice alla Regione mercoledì per fare il punto della situazione intorno all’eterno piano regolatore generale, la cui approvazione è attesa oramai da decenni.
Chi decide sulle osservazioni? A dicembre, l’assessore all’urbanistica Francesco Salinitro si rivolse proprio ai tecnici regionali per avere delucidazioni intorno alle osservazioni al prg. In sostanza, bisogna capire se le oltre ottocento osservazioni debbano passare dal consiglio comunale, con l’inevitabile allungamento dei tempi, oppure se la procedura proseguirà proprio tra gli uffici della Regione. Un iter quanto mai travagliato sta accompagnando il nuovo piano regolatore generale fermo a Palermo in attesa che la procedura possa ulteriormente dipanarsi. Negli scorsi giorni, lo stesso assessore Salinitro è sembrato piuttosto sicuro rispetto all’eventuale esito del parere chiesto agli uffici legali della regione. Per l’amministrazione, infatti, le osservazioni devono essere valutate solo dagli uffici regionali, come originariamente indicato. Il ritorno a Palazzo di Città delle ottocento osservazioni aprirebbe un altro capitolo dell’infinita storia del piano regolatore. “Andremo a Palermo – dice Salinitro – per capire cosa abbiano deciso gli esperti dell’ufficio legale ai quali ci siamo rivolti per ottenere chiarimenti intorno alla valutazione delle osservazioni. Noi siamo convinti, così come deciso negli scorsi anni, che debbano essere definite proprio alla Regione”. Peraltro, ai tanti dubbi che accompagnano l’iter del prg si aggiungono quelli legati al piano paesaggistico provinciale che con i vincoli imposti in aree strategiche della città andrebbe a bloccare importanti progetti edilizi privati.