Gela. Dopo il naufragio in aula di ieri sera, con la bocciatura del piano
delle alienazioni, il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia ha chiesto ufficialmente all’amministrazione comunale di far pervenire un piano “rivisto” e aggiornato, di modo da metterlo nuovamente ai voti.
Un “nuovo” piano in aula consiliare. “Ho già consultato il commissario regionale nominato per arrivare all’approvazione del bilancio di previsione 2017 – dice il presidente – senza piano delle alienazioni, che è comunque uno degli allegati, il bilancio rischia di essere monco”. Non è da escludere che, per mettere una pezza dopo il no del consiglio comunale, possa essere convocata una nuova seduta, già entro questa settimana. Il bilancio di previsione 2017 deve essere approvato prima della pausa natalizia e con una giunta in enorme difficoltà politica niente è scontato. Gli ostacoli, infatti, non riguardano solo un piano delle alienazioni che, arrivato in aula, riportava i dati di immobili già venduti, ma anche il documento unico di programmazione, con un capitolo sui rifiuti che recita numeri non conformi all’ultimo piano economico finanziario approvato dal consiglio comunale tre anni fa.
Da quel momento in poi, l’assise civica ha sempre stoppato qualsiasi tentativo di aumentare le tariffe della Tari sui rifiuti. Con le difficoltà che la giunta vive anche in aula consiliare, tanto da non avere la certezza di portare a casa il voto favorevole sugli atti propedeutici al bilancio, dagli scranni dell’assise civica arriva un ulteriore monito.
Senza allegati che fine farà il bilancio? “Senza piano delle alienazioni e senza documento unico di programmazione – dice il capogruppo di Articolo 1 Carmelo Casano – il rischio è di non poter approvare il bilancio di previsione 2017. In questo caso, si scioglierebbe il consiglio comunale ma le conseguenze sarebbero ancora peggiori da un punto di vista finanziario, senza le coperture per gli impegni di spesa già assunti”.