Il “peso” della Corte dei conti, è candidabile? Di Stefano bussa a Palermo

 
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Gela. “Ho chiesto un parere direttamente all’assessorato regionale agli enti locali. Devo capire se il decreto che fissa il giudizio a mio carico davanti ai magistrati della Corte dei conti possa ostacolare un’eventuale candidatura”.

Chiesto un parere all’assessorato regionale. L’attuale consigliere comunale di Articolo 4 Terenziano Di Stefano, così, ha scelto di andare oltre i pareri legali, rivolgendosi direttamente ai funzionari di Palermo. “Voglio evitare – spiega – che il decreto di rinvio a giudizio possa causare ulteriori conseguenze. Se dovesse impedire la candidatura, mi farò da parte”. Intanto, però, lo stesso Di Stefano esclude qualsiasi ipotesi diversa da Articolo 4. “Non ci sono soluzioni alternative a questa – dice – non mi interessano candidature con soggetti politici che hanno amministrato male questa città”.

“Gli ex Mpa si defilano solo adesso?”. Di Stefano biasima gli autonomisti di Pino Federico che, adesso, cercano di smarcarsi dal sindaco Angelo Fasulo. “E’ assurdo – spiega – prima hanno ottenuto tre assessorati, oltre alla vice sindacatura, senza parlare dei posti di sottogoverno, adesso si defilano per andare da soli. Sicuramente, è una mossa per tirare la corda e, magari, allearsi nuovamente con Fasulo e il Pd in un eventuale ballottaggio. Attenzione, però, bisognerà capire se lo stesso Fasulo, alla fine, riuscirà ad ottenere l’appoggio di tutto il centro sinistra. Ho i miei dubbi. Crocetta tesse molte tele politiche”.

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