Il Pd? Torrenti vira al centro e avvisa la giunta: “Il consiglio all’oscuro sul masterplan degli investimenti”

 
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Gela. Si era politicamente promesso al Partito Democratico, ma dopo le regionali l’intesa non si è concretizzata. L’indipendente Antonio Torrenti, ex crocettiano eletto nella lista del Megafono, ha deciso però di non rimanere alla finestra. “Ho avuto colloqui con il segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina – dice – ma, fino ad ora, non c’è stato nessun accordo. Sto riflettendo su altre proposte, soprattutto legate all’area centrista”. Torrenti, al momento confluito nel gruppo misto, non è però tenero con l’amministrazione comunale soprattutto rispetto alle vicende che ruotano intorno ad Eni.

“Dov’è il masterplan?”. “Se non sbaglio, il giorno precedente alla seduta sulla mozione di sfiducia – spiega – l’amministrazione comunale e l’Eni hanno presentato il masterplan redatto da Rina Consulting e D’Appolonia. Ci sono l’hub per il gnl, il polo della logistica e il rilancio della portualità. Vorrei capire come mai noi consiglieri non abbiamo avuto, fino ad ora, la possibilità di ricevere questo masterplan. Sono progetti segreti? Esistono? Vorremo comprendere. Invito il sindaco e il suo vice a venire in aula e ad illustrare i contenuti del lavoro, ne va soprattutto della loro credibilità”.

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