Gela. I dem, nelle prossime ore, si riuniscono per la direzione cittadina del partito, convocata dal segretario Peppe Di Cristina. Sul tavolo, dovrebbe esserci anche la vicenda della recente apertura alla collaborazione con la giunta, arrivata però solo dal presidente della commissione comunale bilancio Romina Morselli. Probabilmente, i democratici cercheranno di fare il punto, evitando ulteriori fraintendimenti politici, soprattutto sulla posizione da assumere nei riguardi della giunta del sindaco Domenico Messinese. “Il Pd deve stare fuori da qualsiasi ipotesi di governi di responsabilità – dice il consigliere Guido Siragusa – se ci verrà chiesto un contributo su vicende cruciali, mi riferisco soprattutto all’accordo di programma, noi ci saremo. Il Pd, però, non può far parte di un governo della città con il sindaco Domenico Messinese, che fa confusione tra governo e comando”. L’ennesima sconfitta incassata ieri sera in consiglio comunale dal primo cittadino (con la bocciatura dell’anticipazione dei pagamenti delle rate della Tari), per Siragusa segna una specie di spartiacque. “Messinese è ad un bivio – dice ancora – ha scelto di personalizzare la sua gestione amministrativa, difendendo senza se e senza ma il vicesindaco Simone Siciliano. Sono convinto, invece, che Siciliano vada rimosso perché ha fallito su tutti i fronti. Non c’è un solo dossier nelle sue mani che abbia assicurato risultati alla città. Dalle voci che si susseguono, ci sarebbe proprio un contrasto molto forte con il vicesindaco dietro alle dimissioni dell’assessore Fabrizio Morello. Non parliamo di un assessore qualsiasi, ma di uno dei fedelissimi della prima ora del sindaco che, alla fine, ha scelto di andarsene. Nessuno dei consiglieri prova astio verso la persona del vicesindaco Siciliano. Semplicemente, va licenziato perché non ha portato risultati di nessun tipo”.
Le scelte dem. Siragusa, quindi, non è tra i sostenitori di un eventuale governo di responsabilità, con tutte le forze politiche rappresentate in giunta. “Il sindaco – conclude – dovrebbe prima di tutto capire che non si governa facendo gli accordi con i singoli consiglieri. La sua giunta non ha più presa, non ha riferimenti. E’ composta da illustri sconosciuti che non hanno mai avuto riscontro elettorale”. A questo punto, i dem sembrano intenzionati a portare avanti la loro opposizione alla giunta Messinese, escludendo qualsiasi altra soluzione, compresa quella del governo dei “responsabili”. Dalla direzione potrebbero arrivare ulteriori indicazioni. Tra il sindaco e un progetto finalizzato alle prossime amministrative, che magari possa farli ritornare al governo della città, i democratici preferiscono di gran lunga la seconda soluzione. Entrare in giunta o sostenerla potrebbe rivelarsi fatale per un partito che deve già porre rimedio ad un’emorragia di voti con pochi precedenti.