Gela. I cantieri del polo fotovoltaico Agroverde fermi da oltre tre anni, con decine di ex proprietari che ancora attendono gli indennizzi previsti. “Si deve chiudere entro marzo”. Adesso, l’amministrazione comunale ha dato una nuova scadenza, verrebbe da dire l’ennesima, proprio ai responsabili della cooperativa agricola. “Abbiamo concesso tutto il mese di marzo per chiudere l’eventuale accordo con nuovi investitori – spiega il vice sindaco Simone Siciliano – in alternativa, bisognerà capire come muoversi”. La nuova scadenza, dopo le tante succedutesi nel corso del tempo, arriva a conclusione di un vertice che, la scorsa settimana, ha riunito alcuni responsabili della cooperativa Agroverde e l’amministrazione comunale. “Revoca delle autorizzazioni? Non credo proprio – prosegue Siciliano – anche perché la Regione, di recente, ha prorogato tutti gli atti relativi al progetto Agroverde. In ogni caso, l’ente comunale, come parte pubblica, ha comunque un ruolo diverso rispetto a quelli che sono rapporti economici tra gruppi privati”. Il caso Agroverde, con tanto di espropri e procedure giudiziarie già avviate da molti ex proprietari, è tutt’altro che risolto. Passano i presunti investitori e passano gli anni.
