Quotidiano di Gela

Il fiume Gela puzza di melma nel tratto antistante le pompe di sollevamento dei liquami

Gela. Il fiume Gela torna a puzzare di melma. L’indice accusatorio è puntato contro le pompe di sollevamento dell’impianto che insiste a ridosso dell’acropoli. L’impianto, incapace di trattenere il...

A cura di Luca Maganuco
10 novembre 2017 12:05
Il fiume Gela puzza di melma nel tratto antistante le pompe di sollevamento dei liquami -
Condividi

Gela. Il fiume Gela torna a puzzare di melma.

L’indice accusatorio è puntato contro le pompe di sollevamento dell’impianto che insiste a ridosso dell’acropoli. L’impianto, incapace di trattenere il troppo pieno, libererebbe una quantità preoccupante di acque fognarie direttamente in mare. Una nuova denuncia è stata effettuata dagli ambientalisti dell’associazione Aria nuova che si sono rivolti ai militari della Capitaneria di porto ipotizzando un nuovo caso di inquinamento ambientale.

{module Sponsor}

Sono gli stessi che a settembre avevano segnalato, allegando anche un dossier fotografico, la presenza di liquami nel tratto del fiume che attraversa via Falcone e via Cascino sfociando in mare. In quella circostanza il presidente dell’associazione Aria nuova, Saverio Di Blasi, aveva invocato l’intervento della magistratura parlando di “fenomeno abituale che si ripete da troppi anni”. Nei giorni successivi il sindaco era intervenuto sulla vicenda smorzando, invece, i toni e le accuse anche su un ipotetica inadeguatezza delle pompe di sollevamento senza per questo mai ufficializzare gli esiti degli esami di laboratorio effettuati su campioni di acqua apparentemente putrida.

{module Sponsor1}

Anche la commissione consiliare Ambiente, presieduta da Virginia Farruggia, dopo avere preteso un sopralluogo dai tecnici della società Caltaqua, non avevano “accertato alcuna anomalia all’impianto di sollevamento” ma ne chiedeva “la manutenzione continua” senza per questo ottenere un valido riscontro.

L’assessore all’Ambiente e vice sindaco, invece, preferì ignorare l’invito avanzato dalla commissione Ambiente e fare chiarezza sulla vicenda. Rinvii sfociati questa mattina con una presunta nuova emergenza che, al di là degli esami di laboratorio, non riesce a celare il colore nero né tantomeno la puzza di liquami che rilascia il fiume Gela.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Quotidiano di Gela sui social