Quotidiano di Gela

Il dopo Provinciali, numeri e riflessioni: sindaco si aspetta chiarezza da tutti gli alleati

Questa mattina, il sindaco è tornato in municipio per riprendere integralmente ogni tipo di attività

A cura di Rosario Cauchi
29 aprile 2025 15:33
Il dopo Provinciali, numeri e riflessioni: sindaco si aspetta chiarezza da tutti gli alleati -
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Gela. Come capita spesso all'indomani di una competizione elettorale, soprattutto se conclusa con un esito non favorevole, sono molteplici le riflessioni interne, politiche e prettamente strategiche, che si susseguono. Sta accadendo, chiaramente, pure all'interno della maggioranza del sindaco Di Stefano. Una verifica vera e propria non è stata ancora fissata e potrebbe slittare dopo l'approvazione di atti fondamentali, dal bilancio stabilmente riequilibrato e fino al nuovo contratto Ghelas. Però, il sindaco ha valutato e continua a farlo, ragionando non solo sui numeri freddi ma pure sui rapporti interni. In sostanza, se qualche pezzo dell'alleanza non dovesse più rivedersi nel progetto o nella fiducia politica assicuratagli, potrà trarre le conseguenze del caso. Pare che, questa mattina, sia stato piuttosto schietto con gli alleati, anche se solo in via informale e attraverso chat. Qualcosa in più, alle provinciali, se la sarebbe aspettata e non lo ha nascosto. Probabilmente, sono Pd e M5s che dovranno ribadire l'importanza del progetto amministrativo condiviso con gli altri alleati. Magari, i numeri finali del voto di secondo livello non convincono a pieno il primo cittadino. Dem e pentastellati lo hanno voluto candidato alla presidenza. "Ci ho messo la faccia e mi sono sacrificato con molto piacere", ha detto ieri più volte Di Stefano. Questa mattina, è tornato in municipio per riprendere integralmente ogni tipo di attività. Si apre una fase amministrativa cruciale nel percorso per uscire dal dissesto. Gli autonomisti non lo hanno supportato alle provinciali e il segnale non è stato dei migliori. I civici sono stati con lui fin dal primo momento ma quelli di "Una Buon Idea", suo movimento di origine, hanno mancato per poco l'obiettivo del consiglio provinciale. Il consigliere Rosario Faraci è risultato primo dei non eletti. Dall'alternativa di Di Stefano giungono negli scranni provinciali, il dem Cuvato (unico gelese eletto), il pentastellato Comparato e la civica nissena Petitto. Il sindaco ha tutto l'interesse a ripartire da quanto fatto alle urne di domenica. Ha giudicato buono il risultato finale, con i tre consiglieri nella rappresentanza provinciale. Tutti gli alleati dovranno essere chiari, mettendo in pratica la piena adesione al progetto. Saranno tante le tappe che ancora attendono il "modello Gela". Di Stefano sembra voler ribadire che i suoi dovranno essere più incisivi, a partire dalle scadenze amministrative decisive, e pienamente coinvolti nella strategia, politica e non. Non pare intenzionato a transigere con nessuno.

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