Gela. “Sburocratizzazione e contatto diretto con gli anziani. Esporteremo a Gela quanto fatto a Butera”. A parlare è Rocco Buttiglieri, dal 10 giugno scorso, neo direttore del Distretto sanitario di Gela.
Succede a Benedetto Spoto che, aveva preso le redini del Distretto in sostituzione, per sopraggiunta età pensionistica, al contestatissimo Vito Milisenna.
L’ambientalista di Aria Nuova, Saverio Di Blasi, si era rivolto alla magistratura e all’Autorità nazionale anticorruzione evidenziando che al momento della nomina, Milisenna era stato rinviato a giudizio con l’accusa di peculato nei confronti dell’Asp di Caltanissetta e, in altro procedimento penale, di falso ideologico. Non erano mancate neanche segnalazioni di disservizi da parte degli incolpevoli utenti.
Il direttore generale dell’Asp cl2 aveva parlato di rilancio del Distretto sanitario prima della inaspettata emergenza legata al coronavirus. Il neo direttore sanitario, Rocco Buttiglieri, vanta una esperienza trentennale tra i poliambulatori del Distretto territoriale e ne conosce bene le criticità. “Bisogna riprendere tutti i servizi interrotti anche a causa dell’emergenza covid-19 – ammette Buttiglieri – garantendo sicurezza ad utenti e operatori. Punteremo a facilitare l’accesso ai servizi anche da un punto di vista qualitativo. Priorità del mio programma – aggiunge il neo direttore del Distretto sanitario – sarà agevolare i più fragili. Tra tutti gli anziani. Il tentativo è quello di esportare – spiega – con le dovute modifiche, quanto fatto a Butera, ricorrendo a tutte le tecnologie possibili per evitare agli utenti fragili un inutile perdita di tempo e di risorse per ottenere gli indispensabili servizi sanitari”.
Il direttore del Distretto, Rocco Buttiglieri, con trascorsi politici in area centro destra (ha rivestito la carica di presidente del Consiglio comunale a Butera), è stato nominato dal manager Alessandro Caltagirone, con un atto deliberativo. “Oltre agli anziani – conclude Rocco Buttiglieri – sto lavorando per alleggerire l’afflusso di utenti presso i locali di via Parioli, cercando di fissare una visita semestrale, invece che mensile, per il rilascio dei presidi sanitari”.